Il Nostro Olio

Le nostre Cultivar

Dolce di Rossano

Caratteristiche Biologiche ed Agronomiche

E' diffusa in misura prevalente sul versante ionico della provincia di Cosenza, da Corigliano a Cariatiove, negli oliveti più vecchi, costituisce oltre il 90 % delle piante. E' presente inoltre in areali interni della stessa provincia e nella parte settentrionale del crotonese. La diffusione complessiva è dell'ordine di 20.000 Ha.
La Dolce è detta di Rossano perchè, pur presentando un areale di distribuzione piuttosto ampio, è concentrata con notevole intensità nel rossanese. Tende ad alternare, e risulta molto sensibile sia al "Cicloconio" che al "Dacus".

La cultivar è risultata praticamente autosterile, negli uliveti tradizionali si ritrovano come impollinatrici piante della cv "Tondina", "Grossa di Cassano", una non definita varietà denominata "Pugliese" e sporadicamente altre.
L'invaiatura è relativamente precoce e scalare, l'inoliazione è medio-tardiva e la resa in olio è del 18-20%. Si dovrebbe raccogliere in novembre quando la resa in olio non è al massimo ma le caratteristiche organolettiche e la conservabilità dell'olio risultano migliori, mediocre è risultata l'idoneità alla raccolta meccanica.
Le piante sono sensibili al cicloconio e le drupe agli attacchi di mosca; sono molto produttive ma l'alternanza è accentuata.
La produzione media complessiva è superiore a 45.000 ton. di olive ed è destinata esclusivamente alla estrazione dell'olio.

Poco o affatto utilizzata nei nuovi impianti, la diffusione della cultivar è in fase decrescente, inoltre in diversi oliveti si riscontrano rimpiazzi o rinfittimenti con altre cultivar (es. "Coratina") per dar un più marcato sentore di fruttato e conservabilità all'olio.

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Roggianella

Caratteristiche Biologiche ed Agronomiche

La Tondina è una delle cultivar più diffuse nella provincia di Cosenza anche se non predomina in nessuno dei singoli comprensori olivicoli.
Essendo il suo areale di distribuzione quindi non ben definito, spesso ha denominazioni diverse (Rotondella, Roggianese, Vernile, Amaro, Gaetana).

Non ha esigenze particolari nei confronti del clima e del suolo, data la sua estrema adattabilità ai diversi ambienti.
Ha tendenza all'alternanza; infatti nelle annate di carica fiorisce e fruttifica in quantità molto elevate. E' molto attaccata dalla rogna, meno dal Dacus.
L'epoca di raccolta per la sua utilizzazione come oliva da tavola nera è in genere novembre, mentre la raccolta per l'estrazione dell'olio risulta molto più tardiva(dicembre-gennaio). Cultivar di interesse locale.

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Carolea

Caratteristiche Biologiche ed Agronomiche

Sinonimi: “BECCO DI CORVO”,“OLIVONA”,“NICASTRESE”,“CATANZARESE”,“CUMIGNANA”,“SQUILLACIOTA”,“POLICASTRESE”, “BORGESE”,
"NICASTRESE", "CORTALESE", "CATANZARESE", "CUMIGNANA" E ALTRI.

Areali di diffusione: presente in tutta la Calabria. Predomina nell’intera provincia di Catanzaro; è diffusa in maniera rilevante nelle province di Crotone e Cosenza e in percentuali ridotte nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Entra nella DOP Olio extra vergine d’oliva “Bruzio”.
Come tutte le varietà antiche e molto diffuse è costituita da una popolazione multiclonale con differenze significative sia fenotipiche che genetiche tra le diverse entità. Caratterizzata da vigoria media si presta molto bene alla raccolta meccanica delle drupe, con l’uso di scuotitori, e con rese variabili dall’80% al 95%. E’ autosterile quindi necessita d’opportuni impollinatori. Negli oliveti tradizionali si riscontrano come varietà impollinatrici la “Ottobratica”, la “Romanella”, etc. L’invaiatura è tardiva e scalare, l’inoliazione è precoce e concentrata, la resa in olio varia secondo l’epoca di raccolta.
Resistente al freddo e alla rogna, raramente è stata riscontrata affetta da verticillosi, mentre è molto sensibile al cicloconio, alla mosca e alla zeuzera. Le produzioni sono abbondanti ma alternanti. L’epoca ottimale di raccolta varia dalla seconda metà d’ottobre a novembre per le olive destinate all’estrazione dell’olio, anticipata di circa un mese per quelle da tavola.
Olio con caratteristiche organolettiche e sensoriali buone che nell’insieme indicano olii di buona qualità. Autosterile, per questo necessita d’opportuni impollinatori. Le produzioni sono abbondanti ma alternanti. Circa il 97% del prodotto è destinato all’estrazione dell’olio e, nonostante le buone caratteristiche merceologiche, appena il 3% alla concia. La resa in olio è sui valori medi.

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Coratina

Caratteristiche Biologiche ed Agronomiche

L'olivo Coratina si caratterizza per avere delle dimensioni medie e per via del fatto di sviluppare una chioma piuttosto espansa che, al contempo, presenta delle ramificazioni piuttosto corte, ma che presentano in ogni caso delle interessanti e notevoli attitudini alla coltivazione.

L'albero di olivo Coratina si caratterizza, inoltre, per avere un vigore che rientra nella media del genere a cui appartiene, ma sopratutto ha la particolarità di essere adattabile: infatti, è in grado di svilupparsi senza particolari problemi su tante tipologie differenti di terreni, anche su quelli che sono sassosi oppure presenta un'elevata concentrazione di calcare.

Ad ogni modo, l'adattabilità di cui l'olivo Coratina fa una caratteristica principale, è in parte correlata ad un'ottima attitudine rizogena: in poche parole, presenta una buona capacità di realizzare, con estrema facilità, delle radici che non hanno complicazioni o problemi.

Senza ombra di dubbio, dobbiamo mettere in evidenza come la più elevata produzione di questa varietà di olivo si verifica, in ogni caso, sulle colline fertili e anche su quelle che possono contare su un buon sistema di irrigazione.

Inoltre, è interessante mettere in evidenza anche come la pianta di olivo Coratina riesce a garantire un ottimo livello di resistenza nei confronti di un gran numero di pericoli e di avversità, incluse diverse malattie.

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Biancolilla

Caratteristiche Biologiche ed Agronomiche

Sinonimi
BIANCOLELLA a Piaggine e Valle dell'Angelo.

Origine, diffusione, importanza
Origine non nota. Abbastanza diffusa soprattutto nel territorio dei Comuni di Valle dell'Angelo, Piaggine e Laurino, ove è coltivata insieme alla Groia.
È varietà molto apprezzata per produttività, resa e soprattutto per le caratteristiche organolettiche dell'olio, ritenute eccellenti.
Il nome deriva dal fatto che all'invaiatura i frutti assumono un colore verde pallido prima della comparsa di quello rosso vinoso e tali si mantengono sino a dicembre - gennaio; successivamente diventano neri.

Caratteristiche agronomiche
La pianta è di vigoria medio - bassa ed ha portamento semi - pendulo.
È ritenuta autoincompatibile. Non alterna bensì produce più o meno tutti gli anni. Invaiatura tardiva, dalla base, graduale. È mediamente resistente alla mosca; è sensibile alla rogna, resiste all'occhio di pavone; è meno resistente della Groia alle basse temperature. Nelle annate di carica, specie in quelle ad andamento estivo - autunnale siccitoso, i frutti si presentano quasi sferici. Resa 18 - 20%.

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Frantoio Lopes